sabato 13 dicembre 2008

Natale, "Gesù nacque a giugno"

Natale, "Gesù nacque a giugno"
Lo sostiene un astronomo australiano
"Gesù nacque a giugno". E' quanto sostiene un astronomo australiano che, grazie a un complesso software, ha disegnato la posizione esatta di tutti i corpi celesti che brillarono sopra la Terra Santa più o meno all'epoca della nascita di Cristo. Inoltre, secondo l'astronomo, la stella cometa che guidò i Re Magi fino alla stalla a Betlemme fu il frutto di una congiunzione dei pianeti Venere e Giove, così vicini da sembrare un'unica "scia luminosa".

Dave Reneke, questo il nome dello scienziato, ha svelato quello che probabilmente fu lo straordinario evento astronomico che segnò la nascita di Gesù Bambino. Secondo Reneke, i Re Magi interpretarono l'evento astrale come il segno che attendevano e seguirono la "stella" fino alla stalla a Betlemme, come era scritto nella Bibbia.

Usando come termine di riferimento il Vangelo di Matteo, Reneke ha localizzato l'eccezionale congiunzione planetaria, apparsa nella costellazione del Leone, al 17 giugno dell'anno secondo prima della nascita di Cristo.

Secondo Reneke, la sua ricerca non ha alcun intento demistificatorio. Tutt'altro: servirà a "rinforzare la fede" perché davvero dimostra che "ci fu un evento straordinariamente luminoso in quell'epoca". Nel passato, la stella di Natale di cui parlano i Vangeli era stata spiegata come una "supernova" o anche come una vera e propria cometa.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo435501.shtml




il Giornale.it
n. 296 del 2008-12-11 pagina 19

La sorpresa di Natale? «Gesù è nato a giugno»
di Erica Orsini

La tesi è sostenuta da un astronomo australiano. Grazie a un «software sofisticato» Reneke avrebbe calcolato la posizione dei corpi celesti sulla Terrasanta all’epoca della Natività e fissato una nuova data, a fine primavera
LondraGesù Cristo nacque in giugno, non in dicembre. A sostenerlo questa volta sono dei ricercatori australiani che hanno ricostruito al computer l’esatta posizione nel cielo della stella cometa che guidò i re magi alla stalla di Betlemme. E anche sulla stella dalla lunga coda ci sarebbe qualcosa da dire visto che nell’ultima versione diventa la congiunzione planetaria tra Venere e Giove, insolitamente luminosa.
Secondo la nuova ipotesi, le novità sarebbero due. Astrologicamente parlando, il Bambin Gesù sarebbe dei Gemelli anziché del Capricorno come si era sempre pensato; e poi dovremmo rivedere la data della più importante festività cristiana, perché Natale cadrebbe in primavera, quasi in estate, anziché in inverno. Quasi sicuramente però non è questo che vuole suggerire l’ultimo studio dell’astronomo Dave Reneke. Lo studioso sostiene di aver voluto solo ricostruire nel dettaglio un evento astronomico di grande spettacolarità verificatosi nel cielo sopra alla Terrasanta più di duemila anni fa. Utilizzando un software molto sofisticato Reneke ritiene di aver individuato l’esatta posizione dei corpi celesti al momento della nascita di Cristo spiegando che molto probabilmente i re magi interpretarono la loro luminosità come un segno di qualcosa atteso da tempo e seguirono quella che appariva loro come una stella fino a Betlemme, come racconta la Bibbia.
Secondo gli studiosi Gesù vede la luce tra il terzo anno prima di Cristo e il primo dopo Cristo. Usando il Vangelo di Matteo come punto di riferimento temporale, l’astronomo australiano ha individuato la congiunzione planetaria che appare nella costellazione del Leone esattamente il 17 giugno nell’anno secondo prima di Cristo. «La tecnologia attuale ci ha permesso di ricreare il cielo di quella notte di duemila anni fa - ha spiegato Reneke che attualmente è anche direttore di Sky and Space Magazine -. Non possiamo affermare con certezza che la congiunzione tra Giove e Venere fosse la stella vista dai re magi, ma senza dubbio questo è il risultato più convincente. L’astronomia è una scienza precisa». Secondo Reneke, dicembre sarebbe una data arbitraria che gli uomini hanno scelto come mese di nascita del Salvatore, ma questo non significa che si tratti del mese giusto. Del resto non è la prima volta che si discute sulla data di nascita del figlio di Dio. Secondo il vangelo di Luca, Cristo sarebbe nato in occasione di un censimento, ma l’unico censimento disposto dai Romani in Palestina è quello del 6 o 7 dopo Cristo. Matteo racconta invece che Gesù nasce ai tempi del re Erode che morì nel 4 avanti Cristo.
Ripercorrendo le Scritture, qualcuno ha già fatto osservare che proprio il particolare dei pastori che vedono la stella cometa durante la notte, mentre portano a pascolare il loro gregge farebbe pensare che si tratti di una sera primavera o estiva, essendo le notti invernali in Palestina particolarmente rigide. Anche la stella cometa prima di essere una congiunzione planetaria è stata a sua volta per altre teorie una Supernova apparsa attorno al 5 avanti Cristo. Alla fine però che differenza fa per il comune credente sapere se Gesù nasce con l’afa o con il gelo? Nei Paesi caldi la gente il Natale lo può anche celebrare in spiaggia, ma la fede rimane immutata. Babbo Natale, lui sì che suderebbe se dovesse portare i suoi regali a metà giugno, ma quella è tutta un’altra storia.


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